21.04.2022 UN ALTRO MONDO

di Stéphane Brizé con Vincent Lindon, Sandrine Kiberlain, Anthony Bajon – Francia 2021, durata 97. min

Dopo La legge del mercato (2015) e In guerra (2018), il regista francese Stéphane Brizé conclude la trilogia sul mondo del lavoro con protagonista Vincent Lindon: se i primi due sono passati in Concorso a Cannes, Un autre monde trova la competizione a Venezia 78.
Philippe non se la passa bene, il lavoro ben remunerato se non prestigioso gli ha tolto più che dato: si sta separando dolorosamente dalla moglie (Sandrine Kiberlain), il figlio autistico richiede attenzione, la proprietà preme per nuovi tagli, l’organico già ridotto all’osso e vessato freme, e lui in mezzo, non più manager ma esecutore, insieme vittima e carnefice.
Dai colletti blu ai colletti bianchi, dai povericristi agli happy few, Brizé non cambia né il protagonista, un superbo Lindon, né muta l’ottica sociologica, se non politica: che cosa muove oggi il mercato del lavoro, chi sono gli schiavi e chi i padroni, il fallimento e il successo, e come si declina l’odierno homo homini lupus? Strepitosamente recitato (anche la Kiberlain è ottima), tagliato da musiche stranianti e contrappuntato da sequenze pletoricamente metaforiche, Un autre monde è intenzionalmente per il grande pubblico: loda la dignità dell’uomo, che ha costi, ma non prezzo. Estratto da “Il Cinematografo”, Federico Pontiggia