17.11.2022 NIDO DI VIPERE

Regia di Kim Yong-Hoon con Jeon Do-yeon, Woo-sung Jung, Yuh Jung Youn, Seong-woo Bae, Hyeon-bin Shin – Corea del sud, 2020, durata 109 min.

Attorno a una borsa Louis Vuitton piena di denaro, scoperta casualmente dall’impiegato di un hotel gravato dai debiti, ruota l’interesse di una serie di personaggi: una tenutaria seduttiva e letale, un assassino, un detective con una linea di condotta singolare e altri ancora. Tra doppiogiochismi e inganni a ripetizione, il sangue scorrerà copioso.

Nido di vipere – ma il titolo internazionale Beasts Clawing at Straws, letteralmente “Bestie che si aggrappano alla paglia”, spiega tutto quel che c’è da sapere nel migliore dei modi – può vantare tutti gli ingredienti essenziali: valigie piene di soldi, donne fatali che non esitano a uccidere, indebitati in un gorgo di disperazione, tipi che si credono più furbi degli altri (ma si sbagliano). Niente che i fratelli Coen o Nicholas Ray non ci abbiano già mostrato, ma a volte anche il manierismo – se così lo si vuol chiamare – può rappresentare un godimento assoluto.

È lo stesso Kim Yong-hoon, regista al debutto che adatta un romanzo del giapponese Sone Keisuke, a riconoscere un’influenza in Fargo, ma è ancor più Non è un Paese per vecchi a tornare alla mente, per il plot basato sulla refurtiva maledetta e l’escalation di violenza spesso insensata che ruota attorno al bottino. La struttura spezzata in capitoli, non necessariamente ordinati secondo un criterio diacronico, rimanda invece a Pulp Fiction e, prima ancora, a Rapina a mano armata di Stanley Kubrick.

testo tratto da MyMovies

inizio proiezione ore 21.15